Sabato 8 giugno si è insediato il Consiglio Comunale che amministrerà Condove dal 2019 al 2024.
Qui di seguito, il discorso di insediamento del sindaco neo-eletto.
Il voto delle elezioni comunali consegna ancora una volta a
noi di Condove in Comune la responsabilità di amministrare il paese per i
prossimi cinque anni. Un tornata elettorale che ci vede aumentare i consensi di
159 voti rispetto al 2014 e che dimostra come la maggioranza dei condovesi ha
apprezzato il lavoro svolto nel precedente mandato e quello messo in campo per
la costruzione della lista.
Permettetemi quindi un ringraziamento speciale alle tante
persone con le quali abbiamo condiviso la redazione del nostro programma
amministrativo, alcune delle quali sono qui con noi questa sera. A partire da
Andrea Tabone, Pierina Alleri e Gianni Rapelli, che non si sono più candidati
ma che hanno dato il loro contributo fino all’ultimo giorno di mandato, fino ad
arrivare a Raffaella Fusaro e Lillo Bertolino, che si sono candidati insieme a
noi e che, anche se non eletti, restano al nostro fianco. Un pensiero
particolare lo voglio dedicare a Lella, che nei cinque anni appena trascorsi è
stata per tutti noi, e per me in particolare, una guida e una maestra preziosa.
So che potrò contare sempre sul suo sostegno e sui suoi consigli nello svolgere
questo difficile incarico.
Infine voglio ringraziare i 1.368 condovesi che ci hanno
accordato la loro fiducia, e voglio garantire sia a loro sia ai sostenitori della
lista “Obiettivo Condove e Borgate” l’impegno e la dedizione di sempre. Abbiamo
bisogno di ritrovare innanzitutto un senso di comunità che ogni tanto
percepisco venir meno. Proprio per questo mi ha fatto molto piacere avere al
mio fianco durante la procedura di nomina Donatella Alotto, che ha dimostrato
profondo rispetto per le istituzioni e per i cittadini tutti. Se i presupposti
sono questi, credo che non faremo fatica a trovare modalità di relazione e metodi
di lavoro comuni.
In questi primi giorni abbiamo subito toccato con mano
l’importanza del compito a cui siamo stati chiamati. Nel suddividerci le
deleghe da seguire abbiamo fatto il punto sulle tante questioni aperte: da
quelle sociali ai lavori pubblici, dalla manutenzione ordinaria a quella
straordinaria. Dalla rapina in banca alla tempesta tropicale, direi che non ci
siamo fatti mancare nulla.
Abbiamo iniziato questo mandato con lo spirito con cui
abbiamo affrontato la costruzione del nostro programma. I membri della giunta
sono stati scelti con una discussione interna al gruppo di maggioranza,
valorizzando le esperienze e le competenze dei singoli perché siamo ben
consapevoli delle complessità che dovremmo affrontare. Lo dico non come
esercizio di stile, ma perché è la verità. L’ho potuto toccare con mano in
questi cinque anni da vicesindaco, e lo possiamo vedere tutti noi condovesi, se
ci fermiamo a riflettere con attenzione. Non credo infatti sia un caso che, per
la terza volta consecutiva, Condove vede il sindaco uscente non ripresentarsi. Un
quadro normativo sempre più stringente dal punto di vista burocratico ed
economico hanno complicato tantissimo la vita degli amministratori locali,
alimentando un clima di sfiducia dei cittadini nei confronti della cosa
pubblica che, se fino a qualche anno fa riguardava i livelli superiori dello
Stato, oggi arriva fino al Comune più piccolo e periferico. Anche di questo
dobbiamo farci carico, trovando i luoghi e gli strumenti adatti per coinvolgere
quanti più cittadini possibili nel percorso decisionale dell’Amministrazione,
evitando così il diffondersi di notizie false, tendenziose e spesso strumentali.
Aperti e disponibili, come lo siamo sempre stati. Soprattutto rispettosi.
Rispettosi delle persone, dei ruoli e delle istituzioni. Per questi motivi
abbiamo voluto comunicare ufficialmente la composizione della giunta qui, questa
sera e in questa sede, senza cedere alla tentazione della “notizia usa e
getta”. Per rispetto della minoranza consiliare e del consiglio comunale inteso
come organo di rappresentanza di tutti i condovesi.
Il programma amministrativo che abbiamo presentato ai nostri
concittadini declina questa idea dell’Amministrazione in maniera precisa. Una
maggiore attenzione alla cura del paese, un occhio di riguardo per il
dettaglio, per le cose piccole, senza dimenticare lo sforzo irrinunciabile per
la progettazione e lo sviluppo. In campagna elettorale abbiamo raccontato “la
Condove che verrà”. A noi piace pensarla come una Condove “prossima”. Prossima
perché proiettata al futuro ma anche vicina, attenta, presente.
Gli obiettivi sui quali vogliamo lavorare sono noti. La
costruzione della nuova scuola dell’infanzia, il reperimento dei fondi
necessari per la riqualificazione del campo sportivo, gli investimenti nelle attività
scolastiche, sociali e culturali, il sostegno (per quanto possibile per le
competenze del Comune) alle attività produttive, commerciali, artigianali e
agricole. Una attenzione particolare all’ambiente, a partire delle politiche
energetiche e di manutenzione del territorio, specie quello montano, e al
welfare di prossimità, coinvolgendo tutti gli attori presenti sul territorio e
tutte le fasce sociali.
Il tutto senza perdere vista il contesto nel quale ci
troviamo. Il rapporto con i nostri Comuni vicini deve essere coltivato e le
collaborazioni ampliate. Proprio per questo motivo martedì scorso, nel mio
primo giorno da sindaco proclamato, ho voluto incontrare il sindaco di Caprie
per iniziare a ragionare su progetti comuni. Stesso percorso dovrà essere
intrapreso con le amministrazioni con cui condividiamo servizi o gestione del
territorio. Crediamo che la condivisione di progetti di sviluppo, una
collaborazione sempre più stretta nell’erogazione dei servizi e un ruolo di
maggior peso dell’Unione Montana debbano essere obiettivi amministrativi
strategici per potere garantire ai nostri concittadini servizi al passo con i
tempi e con le esigenze che cambiano. In un mondo che ogni giorno diventa più
piccolo e più connesso, ragionare per singoli paesi e non per aree omogenee è
un vezzo che non ci possiamo permettere. Riassumendo con uno slogan: meno
campanili e più piazze.
Come si può ben capire il lavoro che abbiamo davanti è
corposo. Sappiamo però di poter contare su competenze importanti presenti nel
nostro gruppo, su di una macchina comunale efficiente e disponibile, su una
comunità viva, stimolante, che ha ancora voglia di mettersi in gioco.
Ci mettiamo a servizio “con disciplina e onore”, come recita
la Costituzione, pronti a svolgere il nostro ruolo e a servire la nostra
comunità con impegno, entusiasmo e dedizione.
Speriamo di raggiungere insieme i risultati che ci
siamo prefissi e che Condove merita.
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