lunedì 10 giugno 2019

Discorso di insediamento

Sabato 8 giugno si è insediato il Consiglio Comunale che amministrerà Condove dal 2019 al 2024.
Qui di seguito, il discorso di insediamento del sindaco neo-eletto.   

Il voto delle elezioni comunali consegna ancora una volta a noi di Condove in Comune la responsabilità di amministrare il paese per i prossimi cinque anni. Un tornata elettorale che ci vede aumentare i consensi di 159 voti rispetto al 2014 e che dimostra come la maggioranza dei condovesi ha apprezzato il lavoro svolto nel precedente mandato e quello messo in campo per la costruzione della lista.
Permettetemi quindi un ringraziamento speciale alle tante persone con le quali abbiamo condiviso la redazione del nostro programma amministrativo, alcune delle quali sono qui con noi questa sera. A partire da Andrea Tabone, Pierina Alleri e Gianni Rapelli, che non si sono più candidati ma che hanno dato il loro contributo fino all’ultimo giorno di mandato, fino ad arrivare a Raffaella Fusaro e Lillo Bertolino, che si sono candidati insieme a noi e che, anche se non eletti, restano al nostro fianco. Un pensiero particolare lo voglio dedicare a Lella, che nei cinque anni appena trascorsi è stata per tutti noi, e per me in particolare, una guida e una maestra preziosa. So che potrò contare sempre sul suo sostegno e sui suoi consigli nello svolgere questo difficile incarico.     
Infine voglio ringraziare i 1.368 condovesi che ci hanno accordato la loro fiducia, e voglio garantire sia a loro sia ai sostenitori della lista “Obiettivo Condove e Borgate” l’impegno e la dedizione di sempre. Abbiamo bisogno di ritrovare innanzitutto un senso di comunità che ogni tanto percepisco venir meno. Proprio per questo mi ha fatto molto piacere avere al mio fianco durante la procedura di nomina Donatella Alotto, che ha dimostrato profondo rispetto per le istituzioni e per i cittadini tutti. Se i presupposti sono questi, credo che non faremo fatica a trovare modalità di relazione e metodi di lavoro comuni.
In questi primi giorni abbiamo subito toccato con mano l’importanza del compito a cui siamo stati chiamati. Nel suddividerci le deleghe da seguire abbiamo fatto il punto sulle tante questioni aperte: da quelle sociali ai lavori pubblici, dalla manutenzione ordinaria a quella straordinaria. Dalla rapina in banca alla tempesta tropicale, direi che non ci siamo fatti mancare nulla.
Abbiamo iniziato questo mandato con lo spirito con cui abbiamo affrontato la costruzione del nostro programma. I membri della giunta sono stati scelti con una discussione interna al gruppo di maggioranza, valorizzando le esperienze e le competenze dei singoli perché siamo ben consapevoli delle complessità che dovremmo affrontare. Lo dico non come esercizio di stile, ma perché è la verità. L’ho potuto toccare con mano in questi cinque anni da vicesindaco, e lo possiamo vedere tutti noi condovesi, se ci fermiamo a riflettere con attenzione. Non credo infatti sia un caso che, per la terza volta consecutiva, Condove vede il sindaco uscente non ripresentarsi. Un quadro normativo sempre più stringente dal punto di vista burocratico ed economico hanno complicato tantissimo la vita degli amministratori locali, alimentando un clima di sfiducia dei cittadini nei confronti della cosa pubblica che, se fino a qualche anno fa riguardava i livelli superiori dello Stato, oggi arriva fino al Comune più piccolo e periferico. Anche di questo dobbiamo farci carico, trovando i luoghi e gli strumenti adatti per coinvolgere quanti più cittadini possibili nel percorso decisionale dell’Amministrazione, evitando così il diffondersi di notizie false, tendenziose e spesso strumentali. Aperti e disponibili, come lo siamo sempre stati. Soprattutto rispettosi. Rispettosi delle persone, dei ruoli e delle istituzioni. Per questi motivi abbiamo voluto comunicare ufficialmente la composizione della giunta qui, questa sera e in questa sede, senza cedere alla tentazione della “notizia usa e getta”. Per rispetto della minoranza consiliare e del consiglio comunale inteso come organo di rappresentanza di tutti i condovesi.
Il programma amministrativo che abbiamo presentato ai nostri concittadini declina questa idea dell’Amministrazione in maniera precisa. Una maggiore attenzione alla cura del paese, un occhio di riguardo per il dettaglio, per le cose piccole, senza dimenticare lo sforzo irrinunciabile per la progettazione e lo sviluppo. In campagna elettorale abbiamo raccontato “la Condove che verrà”. A noi piace pensarla come una Condove “prossima”. Prossima perché proiettata al futuro ma anche vicina, attenta, presente.
Gli obiettivi sui quali vogliamo lavorare sono noti. La costruzione della nuova scuola dell’infanzia, il reperimento dei fondi necessari per la riqualificazione del campo sportivo, gli investimenti nelle attività scolastiche, sociali e culturali, il sostegno (per quanto possibile per le competenze del Comune) alle attività produttive, commerciali, artigianali e agricole. Una attenzione particolare all’ambiente, a partire delle politiche energetiche e di manutenzione del territorio, specie quello montano, e al welfare di prossimità, coinvolgendo tutti gli attori presenti sul territorio e tutte le fasce sociali.
Il tutto senza perdere vista il contesto nel quale ci troviamo. Il rapporto con i nostri Comuni vicini deve essere coltivato e le collaborazioni ampliate. Proprio per questo motivo martedì scorso, nel mio primo giorno da sindaco proclamato, ho voluto incontrare il sindaco di Caprie per iniziare a ragionare su progetti comuni. Stesso percorso dovrà essere intrapreso con le amministrazioni con cui condividiamo servizi o gestione del territorio. Crediamo che la condivisione di progetti di sviluppo, una collaborazione sempre più stretta nell’erogazione dei servizi e un ruolo di maggior peso dell’Unione Montana debbano essere obiettivi amministrativi strategici per potere garantire ai nostri concittadini servizi al passo con i tempi e con le esigenze che cambiano. In un mondo che ogni giorno diventa più piccolo e più connesso, ragionare per singoli paesi e non per aree omogenee è un vezzo che non ci possiamo permettere. Riassumendo con uno slogan: meno campanili e più piazze.   
Come si può ben capire il lavoro che abbiamo davanti è corposo. Sappiamo però di poter contare su competenze importanti presenti nel nostro gruppo, su di una macchina comunale efficiente e disponibile, su una comunità viva, stimolante, che ha ancora voglia di mettersi in gioco.
Ci mettiamo a servizio “con disciplina e onore”, come recita la Costituzione, pronti a svolgere il nostro ruolo e a servire la nostra comunità con impegno, entusiasmo e dedizione.
Speriamo di raggiungere insieme i risultati che ci siamo prefissi e che Condove merita.

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