giovedì 1 maggio 2014

Sì all'Unione Montana dei Comuni, no a questa Città Metropolitana

Al fine di affrontare congiuntamente le nuove sfide amministrative e la scarsità di risorse economiche, ma anche consapevoli che debbano però restare riconoscibili i caratteri propri di ogni singolo ente e della sua popolazione di riferimento:

- Si proseguirà nella riflessione sulla gestione associata dei servizi, valutando l’efficacia di quanto già realizzato e studiando eventuali correttivi.
- Aderiremo all’Unione Montana dei Comuni, che potrà rendere più agevole e produttiva la partecipazione a progetti e finanziamenti.
- Agiremo all’interno delle assemblee Acsel, Smat e Cados per ottenere la massima efficienza ed economicità a favore dei cittadini nei servizi relativi ai rifiuti e all’acqua potabile.
- Ci porremo in atteggiamento critico verso la realizzazione della Città Metropolitana di Torino così come prospettata: l’enorme dimensione geografica rischia infatti di fagocitare i territori montani nelle politiche metropolitane e Torinocentriche, ignorandone le specificità culturali, ambientali ed economiche.

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