giovedì 24 aprile 2014

Per noi, come diceva don Andrea Gallo: "Creare è resistere, e resistere è creare"

(Foto Giorgia Allais)
Stamattina mentre andavo a Torino per iniziare una nuova giornata di lavoro, lo spettacolo delle nostre montagne mi ha ancora una volta colpito. L’inizio del giorno con il sole che colora di rosa la neve e il cielo che comincia ad essere sempre più azzurro, aiuta a ringraziare per il dono del Creato.

Per una come me che non ama particolarmente la montagna, a cui non piace camminare e scarpinare – come invece agli altri compagni di squadra -, ma che ha scelto di viverci per amore, che è una donna di mare, nata a Genova e vissuta in gran parte nella riviera di Levante e all’Isola Palmaria, che ama il mare anche d’inverno, con le sue mareggiate e i suoi aspetti sempre diversi, è comunque riconciliante lasciare spaziare lo sguardo sui monti per apprezzare questo immenso dono.

Bisogna convincersi e riconoscere che Il Creato ci è stato donato perché lo custodissimo e lo preservassimo per i nostri figli e tutte le generazioni future. Non fa parte della categoria “usa e getta” ma della conservazione, del mantenimento, dell’abbellimento e se ciò non succede bisogna opporsi alla devastazione, resistere con determinazione ed impegno.

Mi viene in mente, per associazioni di idee, Don Andrea Gallo, amico, compagno di strada profeta del nostro tempo che sosteneva “Creare è resistere, e resistere è creare": lo ha detto anche Stéphane Hessel, il partigiano francese che ha scritto un libro di grande successo, Indignez-vous….Resistere è essere uomini e donne, qualunque sia la nostra fede religiosa, e per i cristiani non essere nostalgici del passato preconciliare, bensì comunità del presente, che celebra una presenza viva e personale. Alla luce del Vangelo, rileggiamo con umiltà la Costituzione: «L’Italia è una Repubblica,democratica, laica, antifascista». Non dimentichiamo questa importante lezione, che deve agire da bussola per il nostro futuro. La Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica. Res publica, torniamo al latino: “cosa pubblica”, e non di pochi. È cosa di tutti.

L’Italia è antifascista, nel senso che è contro ogni empietà: l’antifascismo non è un optional! Contro la Tav, sto con i partigiani della Valle che lottano per la verità contro un’opera disastrosa. Il mio cuore è in Val di Susa.
L’Italia è democratica: la Repubblica si fonda sulla partecipazione, su gruppi che vivono e partecipano e fanno emergere i loro candidati. Dobbiamo essere uniti per evitare che vengano distrutte le istanze collettive e la coscienza critica. Solo con l’indignazione diventiamo militanti, forti e impegnati.

Questi pensieri a ruota libera alla vigilia della Festa della Liberazione vogliono essere condivisione, impegno, bussola, comunità…Don Andrea ha sempre affermato che “una comunità nasce perché ognuno vuole mettere la propria parte, le proprie risorse, le proprie virtù in comune, e quindi, quando è autentica, nasce sempre in crescita.”
Il mio augurio di vivere insieme una Liberazione resistente e duratura nel tempo (almeno un quinquennio!)

Donatella Giunti Marroccoli

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